SI RAFFORZA L’ASSE STRATEGICO DELLE FIERE DEL PIAVE

Si rafforza l’asse strategico delle Fiere del Piave: Santa Lucia, Longarone, San Donà, Godega in nome della valorizzazione delle eccellenze del territorio e della promozione turistica realizzeranno una serie di nuove manifestazioni che, accanto a quelle tradizionali, saranno collegate tra loro dalla tipicità e da uno sforzo comune. Dopo il rinnovo della presidenza di Longarone Fiere, mentre Santa Lucia -giunta nel dicembre scorso alla 1358a edizione con cifre da record quanto a visitatori ed espositori- si conferma sempre di più come la fiera dell’innovazione sostenibile in agricoltura, l’”asse del Piave” mira a costituire un soggetto compatto e omogeneo, mettendo a sistema le affinità storiche, culturali e ambientali proprie dell’area del fiume “sacro alla Patria”. Un’area vasta ma che presenta caratteristiche e ha interessi comuni.  Il progetto fu varato due anni fa a Palazzo Balbi, sede della giunta regionale, alla presenza del governatore Luca Zaia.

 

“Stiamo lavorando” dice Alberto Nadal, amministratore unico delle Fiere di Santa Lucia, “pr poter presentare già nel 2020 un calendario di eventi condiviso che, pur rispettando le specificità di ciascun territorio, eviterà inutili sovrapposizioni e offrirà un quadro omogeneo delle ricchezze davvero uniche che possediamo. Il nostro impegno va ora nella direzione del miglioramento dei servizi, infrastrutture comprese, e nel ‘saper comunicare’: in questo senso la recente acquisizione del titolo di fiera internazionale e l’adesione all’AEFI (Associazione esposizioni e fiere italiane) ci proiettano in un contesto internazionale che dobbiamo essere assolutamente in grado di fronteggiare. La nostra è la quarta fiera veneta che fa parte dell’AEFI, un ‘gotha’ cui appartengono già Verona, Padova e Longarone e che garantisce visibilità mondiale”.

 

“Finalmente parte la procedura per concretizzare un accordo che perseguiamo da tempo” dice il sindaco di Santa Lucia Riccardo Szumski “e inizia un percorso operativo condiviso: a questo punto il ‘fronte del Piave’ si può dire compatto, e può raccogliere la sfida di essere sempre più competitivo in un panorama, quello fieristico italiano, che rappresenta un settore fondamentale e attivo della nostra economia”.